24 Cup MTB - 24
ore di Porticella
Grande successo per la V° edizione della 24ore Mountain Bike di
Porticella Gara di esordio della 24 Cup
Patti (Messina)
GRANDE SUCCESSO
Grande
successo per la V° edizione della 24 ore di mountain bike di
Porticella, gara di esordio della 24 Cup MTB di endurance 2007.
Tra le colline che si affacciano sul Golfo di
Patti, in uno scenario incantevole, si sono dati battaglia per 24
ore interminabili i più forti biker di specialità dando vita ad una
entusiasmante gara che riesce ad unire lo sport agonistico alla voglia
di divertirsi, di conoscersi, di vivere in allegria un week-end
all’insegna del sano divertimento e dell’amicizia.
Il PERCORSO
La gara si è svolta su un percorso
completamente sterrato di 5,8 km, con un dislivello di 150 m,
sistemato ad arte dai volontari dell’Associazione Sportiva
Dilettantistica Ciclo Tyndaris, che ha messo a dura prova i
muscoli, non ancora perfettamente allenati dei 150 biker provenienti
da tutta Italia, e evidenziato quanto sia difficile affrontare i primi
impegni dopo la pausa invernale.
La pioggia caduta nei giorni precedenti la gara
ha creato piccoli tratti bagnati che hanno reso più insidioso e
sdrucciolevole parte del tracciato, obbligando i biker a non usare
troppo i freni per evitare spiacevoli cadute e rendendo necessaria la
frequente “pulitura” della catena spesso piena di sabbia.
Due lunghe discese intervallate da altrettante
salite su terreno sconnesso e argilloso, hanno affaticato non solo le
gambe ma anche le braccia soprattutto dei Lonely costretti a tenere le
mani saldate costantemente ai manubri. Suggestivo il passaggio
all’interno di una caratteristica stalla dove si sono potuti
apprezzare il profumo e il gusto dell’agriturismo siciliano.
LA GARA
Partita puntualmente alle 12, da subito la gara
ha preso un ritmo acceso con i Team Bossini Folli, Cicli Benedetto e
Fuori Giri a guidare le prime tornate. Dopo alcune ore di sostanziale
equilibrio il Team capitanato da Francesco Capretti, (Bossini Folli)
ha preso il volo, incrementando giro dopo giro il vantaggio sugli
inseguitori.
La neonata
formazione di Roè Volciano diretta da Henry Bertin e Tiziano Massardi,
schierata in Sicilia con i bresciani Francesco Capretti, Alberto
Pozzi, Daniele Parisi, Alessandro Terenghi e Andrea Tiboni, i veneti
Gianfranco Mariuzzo e Massimo Mariuzzo (ex Perla Verde Team) e il
messinese Carmelo Ciuccio è apparsa davvero affiatata, imprendibile e
già ad un buon livello di preparazione: incurante del suo ruolo di
matricola ha concluso le 24 ore con 504 km percorsi e 9 giri di
vantaggio sul Team Cicli Benedetto (ottima squadra messinese sempre
piazzata ai vertici in tutte le cinque edizioni della 24 ore di
Porticella), facendo capire di puntare dritta al titolo italiano. Il
team bresciano si è concesso anche il lusso di dare spettacolo negli
ultimi giri cercando e trovando il record del tracciato con Alessandro
Terenghi che ha fatto fermare il cronometro a 13’56’’ad una media di
quasi 25 km/h.
Tra i solitari
dominio di Claudio Pellegrini, fresco vincitore della seconda edizione
della 3Tre Bike, gara su percorso innevato, disputatasi a Madonna di
Campiglio il 24 febbraio.
Forte della preparazione effettuata per
l’appuntamento in Trentino, ha dimostrato di essere già in ottima
forma e pronto anche per gare estremamente dure; l’atleta del Team
Bossini Folli dopo un avvio molto promettente che gli ha consentito di
raccimolare un buon margine suoi compagni, nella notte si è concesso
alcune ore di riposo perché stanco e intimorito dal percorso poco
illuminato, complice l’inefficienza del suo faretto. Ne ha
approfittato il suo maggiore antagonista Livio Torresan che,
continuando a pedalare, rincorrendo le torce segnavia disposte ai
margini del tracciato, per tutta la notte, senza sosta, è riuscito a
recuperargli molto terreno. Ma all’alba quando Pellegrini ha ripreso
fiducia e forze non c’è stata più gara: ha iniziato a spingere sui
pedali alla grande e ad accumulare vantaggio giungendo incontrastato
al traguardo dopo aver percorso ben 58 giri per un totale di 336 km.
Tra le donne
grande testa a testa fra un terzetto di grande esperienza: solo le
dure e fredde ore della notte hanno fatto la differenza, creando non
pochi problemi alle atlete.
Alla fine ne ha beneficiato la trentina
Margherita Beltramolli (S.C Storo) riuscendo a dosare meglio delle
avversarie le proprie forze, indovinando tempi di riposo e
alimentazione: ciò le ha permesso di presentarsi al traguardo allo
scadere delle 24 ore felice e incredula per avere conquistato una
grande vittoria nella prima tappa del circuito della 24 Cup. Alle sue
spalle 243 km e 42 giri percorsi e le compagne Anna Mei (GP Racer-Dart)
e Lorenza Menapace (ANACLI) fermata nella notte da un temporaneo
malore.
Grande
SODDISFAZIONE
Grande
soddisfazione per gli organizzatori, presieduti da Salvatore Giordano,
per essere riusciti a mettere a punto una manifestazione ben riuscita
che cresce di anno in anno e che oltre ad offrire una tappa importante
alla 24 Cup MTB è diventata un’occasione imperdibile per gli
appassionati di mountain bike e un invito per molti sportivi a far
visita a questo splendido angolo di Sicilia.
Grande
soddisfazione fra gli atleti per aver trovato un affascinate percorso
di gara, un ambiente cordiale ed ospitale e un’assistenza puntuale
durante tutte le 24 ore. E non solo per le ottime salamelle e il vino
distribuito, per la spaghettata notturna e per il latte appena munto
al mattino. Merito anche del generoso e caloroso appoggio fornito
dall’agritur Porticella, che da ottimo luogo di accoglienza e di
ristorazione con formaggi, salumi, olio, vino di produzione propria,
si è trasformato all’occorrenza in un vero e proprio “centro” per la
soluzione di ogni problema che si presentava ai biker.
La MINI 24 ore
Per avvicinare i più piccoli alla mountain bike
e farli partecipi alla festa della 24ore di Porticella, è stata
organizzata una mini 24 ore su un percorso pianeggiante di 800 m
riservata a squadre di 4 bambini ciascuna, di età compresa tra i 7 e
i 15 anni.
CURIOSANDO
Premiato il più giovane concorrente presente
alla 24 ore di Porticella MTB: è Samuele Ducoli di appena 11 anni: il
ragazzo ha corso per il Team Val Rendena dimostrando di essere una
valida promessa per la MTB trentina. Non poteva esserci esordio
migliore per la “24 CUP” Mountain Bike 2007 che dà appuntamento a
Cremona il 14 -15 aprile.
PATTI (Messina)
Cittadina di
poco più di 10 mila abitanti Patti ha origini antiche e pagine di
storia da raccontare. Nata dalle ceneri della Gloriosa Tindari ha
conosciuto il suo maggiore periodo di prosperità sotto l’occupazione
normanna. Oggi si propone come località turistica di mare: la
grandissima spiaggia dorata e l'incantevole scenario del Golfo di
Patti (racchiuso fra la falce di Capo Milazzo e la collina a
strapiombo sul mare di Capo Calavà) con lo "scoglio" in mezzo al mare
e le isole Eolie all'orizzonte, la buona dotazione di strutture
ricettive, gli ottimi prezzi praticati dagli esercenti turistici,
fanno di questo luogo una località molto appetibile nel quale
trascorrere una vacanza indimenticabile.
Molte le attrattive turistiche di carattere
storico artistico:
dalle antiche Chiese che conservano opere d'arte
di notevole interesse agli scavi archeologici dell'antica Tyndaris, il
cui teatro greco è un autentico gioiello non solo per l'arte
ellenistica, ma anche per l’incredibile acustica (in esso tutti gli
anni, nel periodo estivo, hanno luogo delle rappresentazioni
classiche); dalla Villa Romana di Patti Marina che, venuta alla luce
solo da qualche decennio, è ormai nota in tutto il mondo per la sua
estensione e per la sua bellezza, alla Cattedrale di Patti, edificata
dai Normanni nell'XI secolo d.C e ricca di testimonianze storiche:
all'interno della cappella che custodisce il simulacro di Santa
Febronia patrona e concittadina dei pattesi, vi è situato il sarcofago
in stile rinascimentale della
Regina Adelasia,
moglie del "Gran Conte" Ruggero Altavilla e madre del primo re di
Sicilia, Ruggero II Altavilla.
Patti fu scelta
come luogo di riposo anche da Giuseppe Garibaldi: dopo la vittoria di
Calatafimi nella notte fra il 18 e il 19 luglio del 1860 il generale
pernottò presso una casa del centro storico cittadino per poi partire
alla volta di Milazzo: la vittoriosa battaglia avvenuta pochi giorni
dopo segnò le sorti delle genti siciliane che in quei giorni
memorabili riottennero la libertà dopo più di quattrocento anni di
dominazione straniera.
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